La legazione di Ferrara fu una suddivisione amministrativa dello Stato Pontificio, istituita nel 1598 da papa Clemente VIII, in seguito alla devoluzione del Ducato di Ferrara allo Stato della Chiesa.
Premessa storica
Il 3 maggio 1567 papa Pio V pubblicò la bolla pontificia Prohibitio alienandi et infeudandi civitates et loca Sanctae Romanae Ecclesiae. Tale bolla richiamò ufficialmente il ducato sulle condizioni che sarebbero venute a mancare, in caso di assenza di eredi legittimi, al permanere degli estensi al potere.
Devoluzione di Ferrara
Alfonso II d'Este tentò di avere eredi legittimi tuttavia, malgrado i suoi tre matrimoni, questo non gli fu possibile. Designò alla sua successione il cugino Cesare (figlio di Alfonso, fratello del padre Ercole II d'Este), ma l'atto fu riconosciuto solo dall'Impero, non dalla Chiesa, in quanto lo zio Alfonso era figlio naturale del predecessore duca Alfonso I d'Este e di Laura Dianti.
Poco dopo la morte del duca Alfonso II quindi papa Clemente VIII, nel 1598, si riappropriò della città e del suo territorio, antico feudo papale, riportandolo sotto la diretta giurisdizione dello Stato Pontificio con un passaggio di potere noto come devoluzione di Ferrara. Tra i primi atti che interessarono la città vi fu la nomina da parte del Papa del generale Flaminio Delfini a governatore militare della città. Da parte loro, gli Estensi trasferirono la loro corte a Modena, e questa sino al 1859 rimase la capitale del ducato estense.
Fine della Legazione di Ferrara
Parentesi napoleonica
Nel 1796 l'armata di Napoleone Bonaparte invase lo Stato Pontificio. Il 22 giugno cadde Bologna e nel dicembre dello stesso anno la Legazione di Ferrara entrò a far parte della costituenda Repubblica Cispadana. In seguito, il 29 giugno 1797 divenne parte integrante della Repubblica Cisalpina e questo sancì la fine della Legazione di Ferrara.
Ritorno dello Stato pontificio e inizio dell'occupazione austriaca
Dopo la caduta del Regno d'Italia napoleonico, il territorio di Ferrara fu restituito alla Santa Sede e il 13 giugno 1815 venne ripristinata la Legazione. Questo ritorno tuttavia non avvenne nelle condizioni della riprese del potere papale su una regione che era feudo papale e sulla quale gli estensi avevano avuto il governo solo in nome del Papa, ma vide l'arrivo dell'esercito austriaco e l'occupazione di fatto da parte di una potenza straniera ancor prima che si concludesse il Congresso di Vienna.
Durante la Prima guerra d'indipendenza italiana gli austriaci invasero la città di Ferrara ed altre zone controllate dal papato.
Conseguenze della devoluzione e della partenza degli estensi
Negli anni immediatamente successivi al 1598 e sino al 1860 si ebbero vari effetti politici, economici e culturali sulla città:
- Ferrara, dopo la morte di Alfonso II d'Este ed il passaggio sotto la diretta giurisdizione del Papa perse il ruolo di capitale estense ed assunse quello di una città periferica dello Stato Pontificio, iniziando una lunga fase di decadenza.
- Cesare d'Este spostò la corte degli Estensi a Modena e trasferì in quella città gli archivi, molte opere d'arte ed artiglierie leggere, oltre ad altro di proprietà del ducato.
- Lo stato pontificio, assunto il pieno potere sulla città, vi fece costruire nel 1612 una cittadella fortificata distruggendo parte delle antiche mura e facendo sparire la delizia estense di Belvedere che sorgeva su un'isola nell'alveo del vecchio Po.
- Dopo secoli di piena accoglienza da parte degli Estensi gli ebrei, a Ferrara, a partire dal 1627, furono costretti a trasferirsi in un ghetto.
- La spogliazione sistematica di preziosissime opere artistiche. Tale scempio iniziò con i capolavori trafugati dal Papa e continuò poi coi francesi durante la loro dominazione. In tal modo opere di valore incalcolabile vennero disperse nei musei di molte parti del mondo.
Estensione
Nella sua conformazione definitiva, la Legazione confinava a nord con la Repubblica di Venezia, a est con il Mare Adriatico, a sud con la Legazione di Romagna, a ovest con la Legazione apostolica di Bologna e il Ducato di Modena e Reggio.
Facevano parte della Legazione anche sette comuni romagnoli. Il territorio da essi formato prese il nome di Romagna estense:
- Lugo,
- Bagnacavallo,
- Cotignola,
- Sant'Agata sul Santerno,
- Massa Lombarda,
- Conselice,
- Fusignano (il cui territorio comprendeva il centro abitato di Alfonsine).
I cardinali legati
L'instaurarsi del dominio papale a Ferrara decretò la fine della magnifica città che era stata nel rinascimento e la debole presenza dei Legati papali, rappresentanti dei diciannove Papi che in quel periodo si succedettero a Roma, non fece che decretare la fine di quello splendore. Ferrara si impoverì artisticamente e rimasero solo i palazzi a testimoniare la perduta potenza e grandezza. Anche sul piano economico la sopravvivenza era garantita solo dalla rendita terriera, ma nel complesso la città si ridusse a una squallida e piccola città circondata da paludi.
Cronotassi dei cardinali legati
Vice legati
Tra queste personalità che svolsero un ruolo amministrativo, oltre a quello inerente alla funzione religiosa, si ricordano ad esempio: Filippo Spinelli, Orazio Spinola, Pier Luigi Carafa, Ciriaco Rocci, Fabio Chigi (poi papa Alessandro VII), Alfonso Litta, Vincenzo Costaguti, Lorenzo Imperiali, Domenico Maria Corsi, Sinibaldo Doria, Giorgio Spinola, Alessandro Aldobrandini, Benedetto Erba Odescalchi, Giovanni Battista Visconti, Fabrizio Serbelloni, Simone Bonaccorsi e Pietro Vidoni.
Note
Bibliografia
- Moto proprio della Santità di Nostro Signore papa Pio VII sulla organizzazione dell'amministrazione pubblica. 1816.
- Raccolta delle leggi e disposizioni di pubblica amministrazione nello Stato Pontificio. Roma 1833.
- Eugenio Albèri, Della occupazione austriaca di Ferrara, su babel.hathitrust.org, Firenze, Società editrice fiorentina, 1847, SBN LO10413830.
- Baruffaldi, Girolamo. Blasonario
- Carlo Bassi, Ferrara rara: Perché Ferrara è bella, Cernobbio, Archivio Cattaneo editore in Cernobbio, 2015, ISBN 978-88-98086-23-8.
- Francesco Leopoldo Bertoldi Dei diversi Domini a' quali è stata soggetta Ferrara e de' Principi che la governarono. Quadro cronologico-storico, Ferrara 1817
- Francesco Leopoldo Bertoldi Serie degli Eminentissimi e Reverendissimi Signori Cardinali Legati di Ferrara. Ferrara, s.a.. p. 6.
- Manini-Ferranti, can. Giuseppe. Compendio della storia sacra e politica di Ferrara. Ferrara Bianchi e Negri 1808-10 in 8°. Vol. 6. Nel 5 volume leggesi un'appendice in difesa del Vescovato di Voghenza.
- Pasini-Frassoni, conte Francesco Ferruccio. Dizionario storico-araldico dell’antico Ducato di Ferrara
- José-Apeles Santolaria de Puey y Cruells Annuario Diocesano dell'Archidiocesi di Ferrara-Comacchio, Ferrara 2017
- Ughi Ferrarese, Luigi. Dizionario storico degli uomini illustri ferraresi
- Weber, Christoph. Legati e Governatori dello Stato Pontificio (1550-1809). Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Sussidi 7. 1994
- Paolo Ravenna (curatore), Le mura di Ferrara: immagini e storia, Modena, Panini, 1985, SBN VEA0042366.
Voci correlate
- Ducato di Modena e Reggio
- Ducato di Ferrara
- Legazione apostolica di Ferrara
- Devoluzione di Ferrara
Collegamenti esterni
- Mappa della Legazione di Ferrara, su phaidra.cab.unipd.it.
- L'arrivo dei Francesi, su museoferrara.it, MuseoFerrara. URL consultato il 26 aprile 2018.
- 1848-1849, su ottocentoferrarese.it, Istituto di Storia Contemporanea Ferrara. URL consultato il 26 aprile 2018.
- Giorgio Franceschini, Ferraresi del Novantasette, su fondazionecarife.it, CaRiFe. URL consultato il 26 aprile 2018.
- Luciano Chiappini, Dopo la Devoluzione, su fondazionecarife.it, CaRiFe. URL consultato il 26 aprile 2018.
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